Famiglie a colori. Promuovere l'integrazione sociale delle persone migranti attraverso la mediazione interculturale
Negli ultimi cinque anni il fenomeno migratorio ha assunto nel nostro Paese una caratteristica percepibile ad occhio nudo: ad individui soli, uomini o donne, che lasciavano i loro Paesi per migliorare la propria condizione in Europa mantenendo l'idea di un possibile ritorno, si è affiancata pian piano la loro parentela. Nelle strade delle nostre città, piccole e grandi, nelle scuole, in treno, ora incontriamo famiglie nuove, 'a colori', composte da persone straniere, una vera e propria popolazione. Nel corso del tempo, quindi, l'idea del ritorno è stata abbandonata e così per cercare di capire lo straniero che incontriamo nelle nostre strade, negli ambulatori, nel condominio, nel negozio sotto casa, a scuola o in biblioteca, o che assumiamo nella nostra impresa o per lavori di cura nella nostra famiglia, diventa sempre più necessario stabilire una comunicazione, una buona comunicazione. La mediazione interculturale rappresenta uno dei metodi più efficaci per realizzarla. Questo libro, raccontando storie vere, talvolta toccanti, e molto vicine alla realtà di ciascuno di noi, parla della mediazione interculturale e presenta la figura del mediatore/mediatrice culturale mentre opera affinché quelli che appaiono allo straniero e alla sua famiglia come ulteriori 'frontiere interne' del nuovo Paese (asili, scuole, ospedali, servizi sociali, ecc.) diventino luoghi rassicuranti, umanizzati, fruibili, segnati dalla propria presenza, partecipati.
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