Come Gesù a Nazaret. Al seguito di Charles de Foucauld
Dai tempi della dispersione dei primi fratelli da El-Abiodh, la fondazione originaria (1933) nel Sahara sudoranese, nelle piccole fraternità si è presa l'abitudine di dare proprie notizie scrivendo dei diari sia per mantenere i legami di amicizia sia per sottoporre al giudizio degli altri fratelli la vita completamente nuova che si iniziava a condurre. Questo desiderio di non permettere alle distanze di attenuare i legami fraterni è continuato nel tempo. Si è venuto così a formare come un deposito di racconti di vita vissuta che meglio di qualsiasi altro testo rivela i contenuti della vita dei Piccoli Fratelli. Difficile comunicare il segreto dei cuori, ma a volte i comportamenti, adottati nelle differenti situazioni affrontate, manifestano le radici dalle quali traggono la loro linfa. Il rileggere i vecchi diari, comparandoli con i più recenti, permette di seguire l'approfondimento dell'intuizione iniziale operatosi nel corso degli anni. I fratelli hanno dovuto reinventarsi il modo di imitare la vita di Gesù a Nazaret secondo i luoghi dove erano e le vicende che vi avvenivano. Impossibile ripetere comportamenti prestabiliti o uniformarsi a modelli culturali importati: Nazaret è apparsa, e appare sempre di più, come una realtà che cambia nel tempo e nello spazio e che è la fonte di un pluralismo di espressioni del solo e unico amore per il Signore che anima i fratelli.
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