La fuga immobile. Diario spirituale
"La fuga immobile è"... un documento unico di come un cristiano si possa esercitare in attesa di chiarezza; le parole troppo usate (come penitenza, ascesi, esperienza e molte altre) vengono totalmente spogliate di ciò che è abitudinario e acquistano anche per noi suoni non più uditi da lungo tempo; le cose vengono immerse in una fontana che ridona loro la giovinezza, e ne riemergono con uno splendore di mistero e anche con quel richiamo bruciante che le rende nuovamente credibili: prima per noi stessi e di conseguenza anche per i non-cristiani e per il mondo. (Dall'Introduzione di H. U. von Balthasar) Nel 1957 Divo Barsotti dava alle stampe il suo diario spirituale "La fuga immobile", relativo agli anni 1944-1946. Il giovane sacerdote toscano era già noto all'ambiente ecclesiale per l'attività di giornalista, che lo aveva impegnato nei primi anni '40 presso "L'Osservatore Romano" e il suo nome andava ancor più divenendo noto per i suoi primi sostanziosi lavori in ambito liturgico, esegetico e spirituale. In occasione del suo novantesimo genetliaco, la "Comunità dei figli di Dio", da lui fondata e guidata per lunghi anni, ha pensato di riproporre la pubblicazione di questo diario spirituale: testo fondamentale per entrare nel mondo interiore del Barsotti mistico, tutto proteso su Dio e insieme acutissimo osservatore dell''oggi' della storia. Si è scelto di pubblicare il testo così come è uscito dalla penna dell'autore, senza appesantirlo di note o commenti. L'immediatezza e la radicalità del discorso barsottiano, con la sua suggestiva capacità evocativa di quanto accadeva intorno a lui, ci sembrano elementi in sé essenziali per far sì che il lettore tragga la sua particolare lezione di vita e di fede.
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