Alberto Marvelli. Ingegnere manovale della carità
L'ingegnere Alberto Marvelli, nel periodo bellico e post-bellico della seconda guerra mondiale, nella Rimini martoriata e distrutta dai bombardamenti, fu figura di grande rilievo, non solo per l'integrità di vita, ma anche per l'impegno sociale e politico. Visse da protagonista i grandi avvenimenti storici dell'epoca, anticipando profeticamente il ruolo e la vocazione del laico cristiano proposti poi dal Concilio Vaticano II. Cattolico fervente, uomo di fede e di profonda interiorità, si dedicò alla costruzione della 'città terrena' con competenza, onestà, rettitudine, impegnandosi a fondo soprattutto nel servizio dei poveri e dei bisognosi. Di lui, morto a soli 28 anni in un incidente stradale - è in corso il processo di beatificazione - Giovanni Paolo Il afferma: "Ha mostrato come, nel mutare dei tempi e delle situazioni, i laici cristiani sappiano dedicarsi senza riserve alla costruzione del regno di Dio nella famiglia, nel lavoro, nella cultura, nella politica, portando il vangelo nel cuore della società".
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