A servizio della missione. Antologia di testi
Il card. Carlo Maria Martini, presentando i suoi scritti, ne parlava come di un pioniere, dalla cui carica interiore certi concetti, in campo missionario, sono stati evidenziati e spinti verso una maturazione che ha consentito al Concilio Vaticano II di recepirli e codificarli. Il 17 marzo 1996, giorno della sua beatificazione, Giovanni Paolo II ricordava che le sue intuizioni hanno portato grandi frutti per l'evangelizzazione del continente africano e hanno preparato la strada dell'attuale consolante sviluppo della Chiesa in Africa. Nato a Limone sul Garda il 15 marzo 1831, ha vissuto solo cinquant'anni, morendo il 10 ottobre 1881 a Khartoum, ai bordi del deserto del Sudan, fedele al suo motto: "O Nigrizia o morte". E gli sono bastati questi anni per fare cose che avrebbero richiesto più vite. "Ha impresso una svolta alla storia missionaria della Chiesa (...), inaugurando un nuovo cammino, ispirato all'intuizione di "salvare l'Africa con l'Africa"". Nonostante l'intensa attività di animazione missionaria in Europa e di apostolato diretto in Africa, le fatiche, le malattie e i numerosi viaggi, compiuti in condizioni disagiate, Daniele Comboni fu uno scrittore fecondo. Di tutti i suoi scritti, in gran parte andati persi, si conservano oggi 1300 documenti rintracciati in archivi, biblioteche e raccolte private. Si tratta di lettere, piani di azione, articoli, relazioni, discorsi pastorali, regole per i suoi istituti...I destinatari sono i piu diversi: genitori, amici, benefattori, superiori di Istituti, vescovi, cardinali, il Papa, l'imperatore Francesco Giuseppe, gruppi e società per l'aiuto alle missioni di vari paesi d'Europa... Da questi scritti emerge l'uomo, il suo totale coinvolgimento nel problema africano, la sua carica emotiva, l'impeto dei rapporti che vanno dalla polemica vivace alla tenerezza squisita, l'attenzione a tutto ciò che ha relazione con i problemi e le realtà della missione. (dalla Presentazione)