In queste braccia. Versi per la madre nella poesia italiana dalla fine dell'Ottocento ai primi anni Duemila
"I versi che i poeti di ogni epoca hanno dedicato alla madre (quale gesto d'omaggio pieno di amore e gratitudine) sono come pervasi da un profumo di tenerezza" osserva Luciano Luisi nella sua "Prefazione". "Così anche fra queste pagine quello stato d'animo, con pochissime sfumature che lo incrinano, lega le poesie, quasi fossero le strofe di un unico poema". Un poema corale, percorso da una gamma di toni vasta e molto varia: ai temi dell'invecchiamento, della morte e del conseguente strappo esistenziale fanno da contrappunto la tensione verso un dialogo ultraterreno e la fantastica riappropriazione, nella memoria, della madre-ragazza; il registro dell'effusione sentimentale a volte contrasta con la nota dissonante dell'amore-odio, a volte converge con un viscerale rimpianto-rimorso o con una riconoscente fierezza 'genetica'. Decine di poeti, da De Amicis a oggi, in un percorso di oltre un secolo, che consente, pur nella ristretta tematica, di leggere l'evoluzione della scrittura poetica sino agli anni Duemila. Il lettore troverà, accanto alle voci dei maestri del Novecento, altre meno note ma non meno sorprendenti, e tutte offrono questa testimonianza concorde: "Nonostante i clamorosi mutamenti epocali, nella nostra società - spesso accusata di aridità spirituale il sentimento che lega la madre ai figli, e i figli alla madre, è rimasto quello che è sempre stato, senza scosse né cedimenti, a offrirci la consolante garanzia che nulla può inaridire il cuore dell'uomo".