Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila
Una nuova biografia su Pier Giorgio Frassati? Ma si può ancora dire qualcosa di nuovo? Cristina Siccardi prova anzitutto a inquadrare la figura dei giovane Frassati nella Torino d'inizio Novecento. Nell'antica capitale d'Italia, dove è ancora vivo il ricordo dei Savoia, si confrontano due forme di vita imprenditoriale: l'una di stampo antico, attenta ai valori della patria e dell'onestà, l'altra protesa verso forme sempre più esasperate di capitalismo. In questo scenario Pier Giorgio, il giovane erede del senatore Alfredo Frassati fondatore de "La Stampa", fa la sua opzione per la dottrina sociale cattolica, attenta non tanto a risolvere i bisogni generali, ma a far sentire la vicinanza di Cristo e della Chiesa ai bisognosi. Di qui l'adesione alla San Vincenzo, l'amicizia con i poveri, l'impegno nel Partito popolare, una spiritualità dell'agire operoso e solerte. Altro elemento di novità della presente biografia è l'attenzione portata alla figura del padre del beato: personalità di altissima levatura, alla morte del figlio, Alfredo Frassati scopre un mondo e una dimensione per lui assolutamente nuovi. Segue anno dopo anno un approfondimento spirituale di cui ha lasciato traccia discreta in alcune lettere dirette a Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI. L'opera propone un itinerario di santità personale, ma anche una chiave di lettura della storia italiana del XX secolo.
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