Piccolo elogio della non appartenenza. Una storia istriana
Racconto di una storia istriana, questo memoir assume la prospettiva individuale di un cucciolo dell'esodo che si è visto consegnare il peso di una memoria affidata al rimpianto e al rancore. Le parole tracciano un percorso di emancipazione dalle tentazioni identitarie e dal loro carattere puramente accidentale. È, infatti, il corpo morto della madre, più che la terra perduta, a restituire nuova, e forse inattesa, consapevolezza al senso dell'appartenenza. E a rendere possibile, per la memoria e per la storia, «un approdo diverso».