Effetto Nordau. Figure della degenerazione nella letteratura italiana tra Otto e Novecento

Effetto Nordau. Figure della degenerazione nella letteratura italiana tra Otto e Novecento

Con la sua vasta inchiesta Max Nordau fa della "Degenerazione" una categoria estetica, diagnosticando i movimenti artistici di fine Ottocento come patologie. Le ampie citazioni di Tolstoj, Wilde, Ibsen, Nietzsche, Zola trasformano il suo sondaggio in un immenso repertorio di modelli letterari: un canone involontario del modernismo e della civiltà occidentale al suo tramonto. L'opera di Nordau penetra a fondo nelle forme narrative destinate a varcare il secolo: lungo la linea Pirandello-Svevo, allargata a De Roberto e Tozzi, sarà il rimosso, più del dichiarato, a rivelare effetti duraturi. La figura del degenerato darà fioriture impreviste in quelle scritture che, in pieno Novecento, impigliate tra le ombre della fin de siede e contagiate da matti, inetti e visionari, procederanno controcorrente dentro un mondo che crolla
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