Biografia, visualità, memoria. Per una sociologia dell'intersoggettività
Il progetto che guida l'Autrice in questo itinerario di analisi consiste nel mettere in parallelo i tradizionali paradigmi della ricerca qualitativa con quelli caratteristici della ricerca visuale. L'analisi del pensiero di Max Weber e della sua teoria dell'agire sociale, così come poi sarà ripresa e rielaborata in chiave fenomenologica da Alfred Schutz, è il momento iniziale della riflessione. L'attenzione si sposta progressivamente sul tema della "vita quotidiana" (Goffman, Garfinkel), luogo privilegiato degli incontri, delle relazioni e dei conflitti umani. Dopo una puntuale disamina sulle tecniche dell'approccio qualitativo (largo spazio viene dato ad esempio all'osservazione partecipante) e sulle diversificate tipologie dei materiali (biografie, autobiografie, tranche de vie, diari, lettere, documenti) sono presi in esame i principali strumenti dell'analisi visuale: la fotografia e il film documentario, quest'ultimo nelle sue diverse forme espressive (etnografico, rappresentativo, partecipativo e così via). Infatti, attraverso l'analisi delle immagini è possibile esplorare e comprendere, da un punto di vista sociologico, la temperie sociale e culturale di una determinata società.
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