Il libro del pellegrino (Siena 1382-1446). Affari, uomini, monete nell'Ospedale di Santa Maria della Scala
Furono molte le città medievali per le quali la strada rappresentò un affare. Siena fu una di queste. A cavallo fra il XIV e il XV secolo un certo numero di donne e uomini, anziani e ragazzi, partiti da luoghi anche molto periferici d'Europa per un pellegrinaggio a Roma, depositò presso un ospedale fidato di quella città le monete d'oro, d'argento, di rame, i falsi, qualche lingotto e gioiello che aveva in tasca. Molti di costoro morirono nel viaggio, ma è proprio di questi sventurati che il "Libro del Pellegrino" racconta identità e provenienza; e poi età , altezza, colore dei capelli forma del viso, nei e cicatrici che avrebbero dovuto servire per identificarli. Raramente le monete sonanti trovano eco nelle fonti medievali e, anche in questo, il libro è una bella eccezione, con le descrizioni a volte sicure, a volte incerte del frate di turno, impegnato a riconoscerle in mezzo alla stupefacente varietà che ne scopriamo nelle tasche dei pellegrini.
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