Questioni di storia, teoria e pratica del servizio sociale italiano
La figura dell'assistente sociale si è diffusa in Italia sin dal dopoguerra, conseguendo solo di recente conquiste che tuttavia rappresentano un riconoscimento non formale o autoreferenziale del suo livello di maturità e professionalità: attribuzione del valore legale del titolo e regolamentazione dell'iter formativo (1987), istituzione dell'Ordine e dell'albo professionale (1993). Sondando alcuni nessi esistenti fra sviluppo storico della professione e produzione del sapere, elaborazione teorica e pratiche operative, lo studio intende contribuire al dibattito sulle problematiche connesse alla difficile legittimazione del Servizio Sociale italiano e agli sforzi volti a costruire un sapere specifico, evidenziandone limiti, conquiste e potenzialità di sviluppo. L'ipotesi formulata è che il Servizio Sociale sia una professione che persegue l'obiettivo della costruzione e definizione di un "codice della cittadinanza attiva". Proponendosi come moltiplicatore di risorse (in primis relazionali), l'assistente sociale sviluppa un progetto professionale fondato sul disegno di prevenire forme di esclusione/disagio, contrastando l'ineguaglianza delle chance ed incrementando il senso di responsabilità e di partecipazione di singoli e gruppi allo sviluppo dei legami di solidarietà/reciprocità della comunità.
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