La patologia borderline in psicoanalisi. Modelli per l'intervento
La tradizionale concezione psicoanalitica della patologia borderline, riferita ad una peculiare organizzazione strutturale della personalità, si confronta da tempo con quella di ambito psichiatrico (DSM, ICD), dove viene intesa come uno specifico disturbo di personalità. Con la pubblicazione del PDM (il primo manuale diagnostico condiviso dalle principali associazioni psicoanalitiche americane) e le recenti ricerche sui disturbi di personalità condotte dal gruppo di Shedler e Westen con la SWAP, si è rinnovato l'interesse per questo ambito diagnostico e per le implicazioni che le scelte teoriche di fondo possono avere per la psicopatologia e l'intervento clinico. Il volume si avvale dell'apporto principale di Nancy McWilliams (che ha presieduto i lavori per l'Asse P del PDM) e di un gruppo di autori da tempo impegnati nel lavoro con i pazienti borderline, con l'intento di contribuire a fare chiarezza sui modelli attuali presenti nel panorama psicoanalitico e sulle loro implicazioni cliniche nei diversi ambiti e contesti di cura. Il testo è principalmente rivolto a psicologi, psicoterapeuti, psichiatri e operatori della salute mentale che si confrontano con la patologia grave di personalità, sia nel contesto privato sia in quello istituzionale (servizi di salute mentale, centri diurni, comunità educative e terapeutiche, ecc.) e, più in generale, a tutti coloro che all'interno del loro percorso formativo desiderano approfondire le proprie conoscenze e competenze in questo campo.
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