Avvocate. Sviluppo e affermazione di una professione
Il titolo del testo prende spunto da un'attenta analisi dell'Accademia della Crusca, garante della correttezza della lingua italiana, che, nel 1994, aderendo alla campagna per le pari opportunità tra uomo e donna, ha identificato nel sostantivo "avvocata" il corretto e specifico femminile della professionista, conferendo al termine una peculiarità anche semantica. Il saggio si snoda lungo i binari intricati della questione di genere nel mondo dell'avvocatura italiana in cui le avvocate hanno raggiunto la parità numerica ma non ancora quella effettiva. Molti ancora sono i punti spinosi: da un'innegabile problematica di ruolo - spesso le avvocate si occupano di materie "tipicamente femminili" quali il diritto di famiglia o quello minorile - ad un'evidente scarsità di rappresentanza nelle istituzioni forensi: solo 15 sono le Presidenti su 165 Ordini Forensi in Italia e solo 2 sono le consigliere al Consiglio Nazionale Forense. Partendo da queste premesse l'autrice desidera proporre ai lettori soluzioni concrete, mantenendo una visuale positiva e suggerendo, a tal proposito, l'importanza di incentivare in vari modi l'avvocatura femminile, puntando, in particolare, sulla consapevolezza delle avvocate di avere le peculiari ed insostituibili qualità della capacità di ascolto e della mediazione.
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