Miti, sogno e storie. Filosofia e musica nel Novecento britannico

Miti, sogno e storie. Filosofia e musica nel Novecento britannico

Nella cultura musicale europea della prima metà del Novecento era diffusa la percezione dell'Inghilterra come il "paese senza musica", ma nel corso del secolo passato il contesto britannico ha conosciuto una vera e propria rinascita che ha prodotto mutamenti radicali nelle vicende della musica del Regno Unito. Il paese senza musica rappresenta oggi uno dei contesti musicali più vivaci a tutti i livelli, e molti compositori britannici si dedicano al genere dell'opera in musica che sembrava estraneo alla tradizione britannica o destinato a una vita stentata e difficile. Questo volume contiene studi sul rapporto tra filosofia e musica nel mondo inglese dalla fine dell'Ottocento agli ultimi anni del Novecento, nel periodo compreso tra il tramonto dell'Età vittoriana e l'età contemporanea. Le vicende della musica inglese vengono messe in relazione con problemi religiosi, con tradizioni filosofiche, eventi storici, con miti antichi ma sentiti come attuali e vivi, con i sogni e le immagini che hanno nutrito la fantasia e la creatività dei compositori. Si tratta di lavori di storia delle idee che cercano di chiarire i legami tra la pratica musicale e le idee filosofiche, tra i contesti storico-politici e l'elaborazione musicale, nella convinzione che il linguaggio musicale non risponde solo a logiche interne ma interagisce a fondo col contesto sociale e con le scelte filosofiche e politiche.
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