La giustizia in sant'Agostino. Itinerari agostiniani del quartus fluvius non dictus

La giustizia in sant'Agostino. Itinerari agostiniani del quartus fluvius non dictus

Agostino non scrisse alcuna opera dedicata alla Giustizia. Eppure la dimensione giuridica gli appartenne più di quanto sia stato finora rilevato: dalla sua stessa educazione giovanile all'esaltante esperienza delle liti discusse nel foro per clienti pendentes ex lingua patroni sui; dal deprimente taedium turbarum turbulentarum delle funzioni giurisdizionali come vescovo di Ippona alle accese diatribe canonistiche nei sinodi nordafricani, la giustizia accompagnò costantemente la biografia di Agostino (capitolo 1). Ma a ben vedere (né poteva essere altrimenti) anche la sua bibliografia: molte e profonde sue pagine sono intrise dello sforzo di investigare la Iustitia in tutte le iridescenze del suo spettro: dalla funzione teoretica nel climax Giustizia Conoscenza Verità (capitolo 2), alla complessa configurazione di un "diritto naturale" (capitolo 3), alla formulazione di principia iuris e argomentazioni di matrice giuridica (funzione della pena, giustizia dello Stato, "guerra giusta", punizione eterna ecc.) che informano la Gerusalemme terrena e quella celeste (capitolo 4), e costituiscono preziosi frammenti della mappa che traccia il percorso del quarto fiume dell'Eden (Gn. 2, 10-14), del quale non dictus est il tragitto, perché iustitia ad omnes partes animae pertinet.
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