Il nodo e il cerchio. Riflessioni su gruppi e istituzioni
Cosa comporta indirizzare la propria pratica in gruppo facendosi orientare dalla logica del discorso psicoanalitico? Il filo conduttore di questo volume prende risalto se leggiamo ciascun testo come il racconto di un passaggio reso possibile da un intervento che sappia coniugare la singolarità alla pratica strutturata. Su questo poggia la valenza etica della posizione di chi è chiamato a favorire - in ambito clinico e istituzionale, quindi in contesti diversi nei quali è oggetto di domande diverse - quella circolazione di discorsi nella quale Lacan ravvisa l'essenza del discorso dello psicoanalista. Che si tratti della pratica terapeutica nell'ambito di piccoli gruppi monosintomatici, della conduzione di gruppi di parola o del lavoro in istituzione quel che c'è, sempre, è la parola singolare dei soggetti che incontriamo. Questo volume raccoglie le molte declinazioni di un lavoro con i gruppi condotto da chi si affida alla creatività della parola per costruire i modi e i tempi per restituirla all'ascolto. Perché la parola non ha solo il dono di dire le cose. La parola è il dono che impone all'uomo di stabilire relazioni.
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