Aldo Moro nella dimensione internazionale. Dalla memoria alla storia
Aldo Moro, presidente del Consiglio e ministro degli Esteri durante un arco temporale che va dal 1963 al 1976, ha speso tutte le sue energie e la sua autorevolezza per fare dell'Italia una presenza attiva sui diversi fronti della scena internazionale in un momento di grandi trasformazioni di carattere planetario, dovendosi oltretutto misurare con un insieme di pregiudizi e di stereotipi, per così dire, anti-italiani. Peraltro, anche sulla sua persona e sul suo modus operandi si sono prodotti nel tempo numerosi luoghi comuni, ai quali non sono estranee le drammatiche circostanze della strage di via Fani, del suo rapimento e del suo assassinio. La questione che oggi si pone - e che l'Accademia Aldo Moro ha affrontato sin dall'inizio del suo impegno culturale e scientifico, nel lontano 1983 - è dunque quella di superare definitivamente le molte interpretazioni parziali e riduttive dello statista, aprendo spazi per una lettura critica, equilibrata e storicamente fondata, della sua figura. I saggi contenuti in questo volume - in gran parte elaborati per il convegno promosso nel 2008 dall'Accademia in occasione del trentennale della morte dello statista - si muovono in questa direzione. Essi infatti contribuiscono, per la parte relativa alla politica estera, a quella che alcuni storici italiani hanno definito una svolta negli studi su Aldo Moro, finalmente caratterizzati da una ampia e sistematica applicazione della storiografia.
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