Sociologia della disabilità. Teorie, modelli, attori e istituzioni
Il volume presenta un'approfondita e sistematica riflessione sul tema della disabilità dal punto di vista sociologico, integrata con altre prospettive disciplinari. L'autore ripercorre infatti i principali approcci teorici alla disabilità che la sociologia (e non solo) ha messo in campo, evidenziandone pregi e limiti. Il fine è quello di creare un percorso analiticamente ed epistemologicamente ben fondato su di un approccio di tipo connessionista e sulla triade multidimensionale della malattia illness-disease-sickness. Inoltre, il pragmatismo dell'ICF basato su un approccio bio-psico-sociale, fa da sfondo per una più accurata e condivisa interpretazione del fenomeno. Un modello nel quale trovano posto ben nove dimensioni: le prime tre delle quali, di carattere più fenomenologico, esplorano l'incontro dell'Io con la situazione disabilitante, lo status sociale conseguente e la sua inclusione/esclusione dalle attività sociali; le successive gravitano invece intorno alla storia sociale della malattia, ai limiti dell'assistenza sanitaria e alle forme di controllo medico istituzionalizzato; infine ci si sofferma sulle diverse culture storiche della disabilità, sui pregiudizi, stereotipi e stigma più diffusi, sino alle diverse modalità con cui le istituzioni sociali (famiglia, servizi sociosanitari, scuola e mass media) considerano la disabilità.
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