Droghe al femminile
Il volume ha il pregio di raccogliere e presentare esperienze differenti (drammatiche, quasi-negative, positive), andando spesso al di là (ma con cautela, attenzione e rispetto per le individualità che popolano le pagine del testo) di ciò che "normalmente" si dice e si scrive sulle tossicodipendenze. Un secondo pregio è esplorare a tutto tondo il variegato mondo delle dipendenze da sostanze (più o meno "stupefacenti"): dagli psicofarmaci all'alcol; dalle droghe "leggere", alla cocaina, all'eroina. Ciò pare un elemento importante per arginare la pericolosa confusione sulle varie sostanze "stupefacenti" definite troppo spesso e tutte indistintamente "droghe". Il testo raccoglie testimonianze provenienti da diverse generazioni di donne (con un'attenzione particolare alle più giovani), in un confronto continuo con le pratiche maschili: ciò consolida la prospettiva gender-sensitive all'interno del filone di studi di sociologia della salute. Inoltre, utilizza e combina variegati strumenti metodologici, nell'ottica (per noi necessaria e vincente) che sostiene ed incoraggia la mixed-method research: interviste, analisi documentaria, osservazione, analisi secondaria di dati; analisi di testimonianze contenute in blog e forum; etnografia on-line. Il volume permette anche di riflettere su un concetto di certo scarsamente esplorato e tematizzato nel panorama sociologico (italiano in particolare) quello di dipendenza.
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