La società bionica. Saremo sempre più belli, felici e artificiali?
Una volta la medicina aveva solo il compito di curare le malattie. Oggi ha esteso la sua giurisdizione. Da un lato, assistiamo a una crescente medicalizzazione della società: molte condizioni umane, un tempo considerate normali, sono oggi viste come patologie. Dall'altro lato, acquista sempre maggiore importanza la cosiddetta medicina del miglioramento: la medicina interviene sulla normalità per ottimizzarla. La nostra biologia viene quindi sempre più manipolata dalla tecnologia medica e il nostro bios, la nostra essenza biologica, diviene modificabile. Dispositivi artificiali intervengono sulla nostra natura. Sembra che oggi politica, religione e diritto non riescano a fornire sistemi interpretativi adeguati agli accelerati sviluppi tecnologici a cui stiamo assistendo. La medicina invece appare come il "discorso" più credibile a cui affidarci per dare significati alle conseguenze etiche e sociali delle scoperte in ambito farmacologico, genetico e medico tout court. Il volume cerca di rispondere, con particolare riferimento alla giustizia sociale nelle politiche per la salute, ai maggiori interrogativi sociologici che emergono da questi mutamenti.
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