Luoghi di identità e spazi del sacro nella città europea contemporanea
Quali sono le conformazioni dell'urbano che concorrono a creare un ambiente di vita capace di far maturare nei suoi abitanti un senso di appartenenza? Quali gli elementi architettonici che generano un'immagine identitaria? Quali i criteri progettuali per una città chiaramente leggibile che sappia dare un senso di sicurezza emotiva ai suoi abitanti e concorra a creare occasioni di vita comunitaria? A partire da questi interrogativi si sviluppa l'analisi di alcuni contesti urbani europei di recente edificazione, individuando i tre temi delle centralità urbane, dei luoghi di identità e degli spazi del sacro, come i cardini di un discorso sulla città contemporanea. Che gli abitati odierni risultino spesso anonimi, spaesanti e privi di momenti di rappresentatività collettiva è un dato di fatto, ma se si vuole guardare all'esistente in un'ottica di progettualità è necessario cogliere dalle esperienze urbane compiute nella seconda metà del XX secolo, oltre alle evidenti criticità, anche le tensioni vitali che implicitamente tali criticità rivelano. I contesti urbani ai quali si fa principalmente riferimento sono le periferie urbane cresciute "macchia d'olio" a partire da un centro storico, come è il caso di Bologna e, in particolare, del quartiere Savena, ma anche le città di nuova fondazione edificate ex-novo, come le villes nouvelles delle banlieues francesi.
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