Gli psicofarmaci tra medicalizzazione e autocura. Una ricerca nella provincia di Mantova
Il consumo di psicofarmaci sta conoscendo una crescita esponenziale. Siamo di fronte a un'epidemia di malattie mentali oppure a un eccesso di diagnosi? In questa prospettiva si muove la ricerca alla base di questo volume, fondata su due percorsi investigativi: il primo ha attinto ad un'analisi secondaria dei dati del Sistema Sanitario Nazionale; il secondo è stato realizzato attraverso un apposito sondaggio che ha coinvolto oltre 3.700 cittadini recatisi in farmacia per richiedere uno psicofarmaco. Si è potuto così indagare il fenomeno non solo dal punto di vista delle tradizionali informazioni demografiche rese disponibili dalle fonti amministrative, ma anche da quello dei fattori socio-culturali e psico-relazionali che lo condizionano, del supporto ricevuto dai professionisti e dalle reti informali, dei riflessi sugli stili di vita e sul benessere soggettivamente percepito. I risultati dimostrano come l'uso di psicofarmaci sia significativamente condizionato dal genere, dall'età, dal capitale sociale, così come dallo status socio-economico degli intervistati. Sullo sfondo è tuttavia ipotizzato un mutamento ben più strutturale, in virtù del quale il malessere psicologico tende ad essere affrontato sempre più per via farmacologica.
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