Nazione democrazia e pace. Tra Ottocento e Novecento
A partire dalla rivoluzione francese, "nazione, democrazia e pace" hanno rappresentato tre importanti temi-chiave della riflessione politica e altrettante "parole d'ordine", dalla forte valenza emotiva. Questo volume collettaneo, soffermandosi su figure e momenti particolarmente significativi, ricostruisce le reciproche connessioni e opposizioni verificatesi tra i termini della simbolica triade, non solo a livello teorico, ma anche sul piano politico-operativo nell'arco cronologico, complesso e cruciale, che dagli anni '30 del XIX secolo si protrae fino al lungo e difficile periodo della ricostruzione, dopo la caduta del fascismo e la fine di una guerra, che aveva rivelato le potenzialità distruttive delle armi atomiche. Così, dalla felice sintesi tra i tre concetti, attraverso la negazione dei valori democratici, attuata dai nazionalisti, unita alle pretese espansioniste degli Stati nazionali sovrani, che mettono a dura prova anche gli ideali pacifisti di un Ernesto Teodoro Moneta, e scatenano paurosi conflitti, l'intreccio tra nazione, democrazia e pace torna a imporsi tanto nella prospettiva federalista auspicata dalla rivista "Coenobium", quanto nel progetto wilsoniano della "Società delle Nazioni", per ricomparire, all'indomani del secondo conflitto mondiale, nelle suggestive proposte del gruppo di Chicago, di Junger e di Maritain, ma anche nell'impegno di Riccardo Bauer per educare alla pace.
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