Adolescenza. Viaggio intorno ad un'idea
L'adolescenza è certamente un periodo di crisi, perché è un'età di grandissimi inaspettati e bruschi stravolgimenti e può, proprio per questo, essere anche periodo di dolore e di disagio, così difficile da esprimere, così difficile da gestire. Ma non è una malattia: è un momento bellissimo del nostro essere uomini; appartiene ad ognuno di noi, in differenti fasi temporali; da un punto di vista educativo dovrebbe appartenerci per tutta la vita la capacità, che anima con estrema forza questa fase dell'esistenza, di slancio verso ciò che non è, verso quell'inquieta tensione dell'essere che aspira a ritrovare il proprio io e a ritrovarsi nel mondo. L'adolescente, infatti, normalmente sente questo scompiglio dentro di sé con l'autenticità e la passione che contraddistinguono questa età, un'età che non è abituata - per fortuna - a risolvere solo formalmente problemi che sono strutturali, profondi, veri. E un'età in cui il bisogno di strumenti di lettura del mondo diversificati e flessibili si fa imponente, come mai prima. Stimolare una revisione di sé in questo delicato momento non è causa di ulteriore sbilanciamento, ma casomai indispensabile spinta alla gestione del cambiamento e a quella rimessa in discussione che è già in atto e che è istintivamente sentita con forza. Il problema, invece, è costruire per questa età i giusti strumenti di lettura del mondo: strumenti logici, dunque cognitivi, prima di tutto.
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