La lingua copta
La prima esaustiva introduzione in italiano allo studio della lingua copta, illustrata nelle sue principali varietà dialettali e inquadrata nel contesto storico in cui era parlata e scritta nell'Egitto tardoantico e medievale. Lingua di cultura e d'uso attestata nel millennio che va dal sec. III al sec. XII d.C., il copto fu idioma dell'elemento autoctono di fede cristiana dell'Egitto accanto al greco e, a partire dal sec. VII, all'arabo. Ultima fase della lingua egiziana, il copto era scritto tramite l'alfabeto greco arricchito di alcuni segni supplementari derivati dalla scrittura demotica. La prima parte dell'opera illustra il contesto storico, sociale e culturale dove il copto fiorì e assurse a medium di una civiltà scrittoria cui dobbiamo, tra l'altro, la conservazione di numerose altrimenti perdute opere letterarie greche e molti testi documentari originali, fonte essenziale per lo studio dell'economia, del diritto e della storia sociale dell'Egitto tardoantico e medievale. La seconda parte descrive in dettaglio l'alfabeto, la fonologia, la morfologia con lineamenti di sintassi delle principali varietà dialettali della lingua. Chiude l'opera una crestomazia di testi, letterari e documentari (epigrafici e papirologici), attinti a tutti gli ambiti dialettali e risalenti a varia epoca, accompagnati da un commentario grammaticale, dalla traduzione in italiano e da un lessico di tutte le voci.