Due o tre cose che mi sono capitate. Gli incontri di una vita
All’inizio di questa storia troviamo i flash delle fotografie scattate nello studio di un fotografo romano e le prime esibizioni casalinghe al «Teatro Lampo». Poi papà Vittorio e mamma Maria sempre alle prese con un nuovo film, e Christian che ancora bambino se ne va in giro per il quartiere con una barba finta. Ha appena undici anni, ma ha bisogno di mascherarsi, di recitare, e forse ha già capito quale sarà il suo destino. Ci sono i racconti di Zavattini e Rossellini, lo sguardo sornione di Sordi e la sua simpatia contagiosa, e Charlie Chaplin scambiato per un vecchietto mentre cerca di divertire Christian ancora bambino agitando la sua bombetta. Si incontrano maestri e giganti del cinema da cui imparare il mestiere, «padrini» e «madrine» i cui insegnamenti valgono come due lauree. Anzi, tre. E i compagni di viaggio, gli amici e i colleghi che sono come fratelli e sorelle, o zii affettuosi con i quali condividere anni intensi tra palchi, set, ciak e camerini.