It ends with us. Siamo noi a dire basta
Un caso editoriale internazionale nato dal passaparola. Una storia unica e commovente, impossibile da dimenticare. Amare significa perdonare ad ogni costo?«Lo stile di scrittura è semplice e lineare, come si addice a un romanzo young adult, eppure i protagonisti acquistano una propria tridimensionalità nel momento in cui sbagliano e chiedono scusa, fanno tentativi e passi falsi, dimostrandosi lungi dall’essere del tutto positivi o del tutto negativi.» – Beatrice Toscano per MaremossoÈ una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l'infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall'arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull'evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all'attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas. Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice. Troverà allora il coraggio di dire basta?COME COMINCIAMentre me ne sto seduta qui, a cavalcioni sul parapetto, e guardo giù da dodici piani sopra le strade di Boston, non posso fare a meno di pensare al suicidio.Non al mio, beninteso. La mia vita mi piace abbastanza da voler arrivare fino in fondo.Sono più interessata alle altre persone e a come, in sostanza, prendano la decisione di farla finita. Se ne pentono mai? Devono pur provare un briciolo di rimpianto durante la breve caduta libera tra il momento in cui si buttano e quello in cui si schiantano. Fissano forse il suolo che si avvicina a tutta velocità , dicendosi: Cazzo, è stata una pessima idea?Per qualche motivo, credo di no.Rifletto spesso sulla morte. Specialmente oggi, perché dodici ore fa ho tenuto uno degli elogi funebri più leggendari che gli abitanti della mia città natale – Plethora, nel Maine – abbiano mai sentito. Okay, forse non è stato il più leggendario. Si potrebbe benissimo considerare il più disastroso. Dipende se lo chiedete a mia madre o a me.
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