Giuseppe Borsalino. L'uomo che conquistò il mondo con un cappello

Giuseppe Borsalino. L'uomo che conquistò il mondo con un cappello

Vincitrice del Premio Confindustria Piemonte 2019. Un romanzo che non si fonda solo sulla ricerca storica, ma si spinge a immaginare il mondo interiore di Giuseppe Borsalino. Perché per conoscere gli uomini che hanno fatto la Storia bisogna sempre partire dai loro sogni. "Sente ardere dentro di sé il fuoco della passione, il desiderio di fare qualcosa di grande, che è sempre vivo in lui. Sa che lo aspettano giorni difficili, molto impegno e tanti sacrifici. Deve solo continuare a credere nella sua abilità e nel suo ingegno. "porterò ovunque bellezza ed eleganza", si dice. Quindi si sistema il cappello in testa e lascia la stanza, deciso a conquistare il mondo." In una sera d'autunno, un bambino osserva il gioco misterioso della nebbia sulla pianura piemontese e ascolta, rapito, una storia. Sua madre gli racconta di un ragazzino come lui che in quei luoghi, oltre cento anni prima, gettava lo sguardo e il cuore oltre quella coltre bianca, sognando di conoscere il mondo ed entrare nella Storia. Il suo nome era Giuseppe Borsalino. Nato in provincia di Alessandria, in una famiglia umile, ebbe il coraggio di fuggire, spinto dal fuoco che gli ardeva dentro: il desiderio di agire, pensare in grande e cambiare il destino in meglio. Apprese il mestiere di cappellaio da un artigiano locale, ma si avventurò oltre confine, tentando la fortuna in Francia con pochi spiccioli in tasca, per affinare la tecnica e nutrire il suo innato gusto del bello. Intuì subito l'importanza dei contatti e delle relazioni internazionali, ma non dimenticò mai le sue origini, e fu proprio una volta tornato a casa, insieme alla famiglia, che fondò l'impresa omonima. Quella di Borsalino è anche la storia di un precursore . Fu tra i primi a esportare il Made in Italy nel mondo, al punto che il suo nome è ovunque sinonimo di stile ed eleganza. Memore della povertà e dei sacrifici patiti, ebbe sempre a cuore i diritti dei suoi operai, in un'epoca in cui la tutela dei lavoratori non era ancora una priorità. La sua parabola va di pari passo con l'affresco vivace di un'Italia lontana, quella dell'Ottocento, alle prese con un'identità unitaria ancora da costruire e con i primi, timidi sussulti di tecnologia e modernità. Ma è soprattutto un viaggio intenso e coinvolgente nella vita di un uomo straordinario, eppure non abbastanza celebrato. Una vita illustre cui questo romanzo rende giustizia, poggiandosi saldamente sulla ricerca storica ma spingendosi a immaginare il mondo interiore di Giuseppe Borsalino. Perché per conoscere gli uomini che hanno fatto la Storia bisogna sempre partire dai loro sogni, che hanno inseguito fino alla fine con tenacia e passione.
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