La voce degli altri. Memorie di un interprete
Chi è l'interprete? E colui che mette in comunicazione due o più mondi, culture e lingue, con un solo obiettivo: far comprendere anche ciò che le parole non dicono. E un filtro, un messaggero, un consigliere e, anche, un funambolo. E la voce degli altri. Paolo Maria Noseda, che da trent'anni traduce e interpreta, ha raccolto in questo libro storie, riflessioni e suggestioni per descrivere un mestiere sconosciuto e prezioso. Il suo è un talento affinato parola dopo parola, e che prende le mosse dal requisito principe di questa professione: la curiosità per tutto ciò che è altro. Nel corso degli anni è entrato in contatto con un immenso e ricchissimo campionario di umanità. Regine e top model, attori e registi, manager e rockstar, scrittori e politici: la sua vita lavorativa, e non solo, è un mosaico di tessere uniche, in cui ogni incontro regala una sfumatura insolita, una prospettiva diversa, un significato nuovo. Il libro è impreziosito dai racconti dal backstage della trasmissione "Che tempo che fa", in cui Noseda svolge il ruolo di interprete "ufficiale", dalla trascrizione di una conversazione inedita fra Bono Vox e Roberto Saviano, da una commovente lettera di ringraziamento di Daniel Pennac a tutti i suoi traduttori e da molto altro ancora. Fra aneddoti divertenti, meditazioni sul potere della lingua parlata e scritta, e l'evocazione di incontri e scontri di culture, "La voce degli altri" apre uno squarcio su una professione a volte incompresa.
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