L' anello di rubino
Roma, 1520, pieno Rinascimento italiano. Raffaello Sanzio, acclamato pittore di papi e di re, è improvvisamente morto nel fiore degli anni e il suo corpo giace nel Pantheon, tra i grandi. Poco distante, una donna si presenta alla Madre Superiora del convento di Santa Apollonia, in cerca di rifugio. È Margherita Luti, figlia di un fornaio di Trastevere, ora derisa dalla società romana e perseguitata da potenti nemici interni al Vaticano. Era l'amante di Raffaello, e appariva come Madonna in molti dei suoi dipinti, suscitando lo scandalo tra i benpensanti. Il loro era un amore destinato all'eternità, ma osteggiato da tutti perché Raffaello era intrappolato in un fidanzamento voluto dalle alte sfere della Chiesa. Così, ora che l'artista se ne è andato, per Margherita la vita monastica è la sola speranza di trovarsi al sicuro. La Madre Superiora acconsente ad accoglierla nel suo ordine. A patto che si separi dall'anello con il rubino che porta al dito, quello stesso raffigurato nel sensuale "ritratto nuziale" donatole dal Maestro come pegno della loro passione proibita. Quel gioiello ha una storia che risale addirittura all'antica Roma, e deve essere consegnato alla Chiesa, altrimenti la bella popolana sarà abbandonata al proprio destino. Tra le silenti mura del convento, la giovane ricorda il suo intenso rapporto con Raffaello, il fuoco ma anche i tormenti...