La bibliotecaria di Bassora

La bibliotecaria di Bassora

Queste pagine raccontano la storia vera di Alia Muhammad Baker, direttrice della biblioteca di Bassora, nel sud dell'Iraq. E' il 2003: l'eco delle minacce di guerra occidentali ha ormai raggiunto il paese di Saddam e la popolazione civile attende in preda all'ansia il momento dell'invasione. È allora che Alia comincia a temere per il destino dei suoi libri e del patrimonio di civiltà e storia che vi è racchiuso, da lei custodito con passione per lunghi anni. Quando capisce che il governo e gli uomini del partito non offriranno protezione alle migliaia di volumi, sa che toccherà a lei agire. Così, la bibliotecaria innamorata dei libri decide di salvarli uno a uno trasferendoli di nascosto prima in casa sua, poi nei locali di un vicino ristorante e diventa, inconsapevolmente, il simbolo della lotta di un popolo in difesa della propria identità culturale. Dice bene Valerio Pellizzari, profondo conoscitore dell'Iraq, nell'intervento di apertura: "Questo racconto a fumetti [...] è come un riconoscimento tardivo per la profonda cultura degli iracheni, per le loro qualità civili troppo a lungo oscurate dalla brutalità del tiranno e dalla brutalità più recente e rabbiosa dei sequestratori e dei tagliagole". La bibliotecaria di Bassora parla della determinazione di una donna straordinaria, che trova il coraggio per reagire all'assurdità della guerra. E' una favola a lieto fine, da leggere tutta d'un fiato, illustrata con efficacia dal tratto graffiante di Mark Alan Stamaty, cartoonist americano, che unisce la capacità narrativa di Art Spiegelman alla forza espressiva di Marjane Satrapi.
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