Sognavo di correre lontano
Smithy Ide ha quarantatré anni, pesa centoventisei chili e, con ancora indosso l'abito scuro del funerale dei genitori, inforca la bicicletta della sua adolescenza e comincia a pedalare: la meta è Los Angeles, giusto all'altro capo degli Stati Uniti, alla ricerca dell'amatissima e sfortunata sorella Bethany, di cui da tempo ha perduto le tracce. Armato soltanto della sua buona volontà, Smithy inizia un viaggio avventuroso e denso di sorprese. Partito dal Rhode Island, in un accidentato percorso sarà, via via, investito da un pick up, si beccherà una pallottola da un poliziotto, verrà rapinato, minacciato, insultato, ma troverà anche chi saprà apprezzarlo, coccolarlo e amarlo. La sua incrollabile fiducia nel prossimo, la sua integrità e il suo candore resteranno immutati, malgrado le batoste del destino. Prestando aiuto a un malato di AIDS, salvando un bambino disperso in una bufera di neve, agendo sempre spinto dal suo cuore, entrerà nelle vite di innumerevoli sconosciuti e questi interagiranno con la sua, determinandone svolte e fuori programma. Fino ad arrivare a una destinazione imprevedibile. Un romanzo di formazione, una storia forte, un protagonista della più autentica tradizione letteraria americana.