La vie en rouge
Quando il nome non accomuna. Il ghibellino Ruggeri, per impossessarsi di Firenze, fece imprigionare il conte Ugolino; Ruggeri il cantante, guelfo di Milano, per impossessarsi della sua vita rivendica la libertà di non farsi imprigionare da niente e da nessuno. Non da uno stile (percorre agilmente i sentieri della "chanson" d'autore e del rock, dell'acustico e dell'elettrico), non da un luogo (si muove tra gli estremi di Sanremo e del punk), non da una canzone (sente sue tanto "Il portiere di notte" e "Il mare d'inverno", capolavori d'autore, che la nazionalpopolare "Si può dare di più"), non dalla paura di chiamare le cose con il loro nome. L'ingabbiamento è un concetto che il pensiero non considera. Questa è una biografia a muso duro, frizzante come Champagne, incendiaria come Molotov. La storia dietro a ogni canzone (e una canzone dietro a ogni storia, vera o immaginata), i particolari inediti e privati, fino a oggi custoditi gelosamente, i retroscena più piccanti, le mille avventure con i compagni di viaggio, i torti e le rivendicazioni: è tutto qui, in questa "vie en rouge" sempre a tinte forti, mai banale, mai grigia, mai noiosa di un artista a tutto tondo.
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