Re di denari
La fine degli anni Novanta e l'inizio del nuovo millennio hanno cambiato la mappa del potere finanziario italiano: alla vecchia oligarchia delle famiglie si sono affiancati nuovi protagonisti che in pochi anni hanno creato e conquistato imprese che si sono rapidamente poste ai vertici del listino per capitalizzazione di Borsa. Non a caso le vicende descritte da Marco Liera partono dal 28 luglio 1986, data in cui Benetton fece il suo ingresso a Piazza Affari. Da allora il listino si è arricchito di altre società e protagonisti, espressione di quell'imprenditorialità italiana slegata dallo Stato da una parte e dalla galassia Mediobanca dall'altra: Mediolanum di Ennio Doris, Mediaset e Moridadori di Silvio Berlusconi, Bulgari dell'omonima famiglia, Luxottica di Leonardo Del Vecchio, Bipop-Carire guidata fino all'estate 2001 da Bruno Sonzogni. Ma la mappa varia in continuazione: gli Agnelli conquistano la Montedison, la Pirelli di Marco Tronchetti Provera e i Benetton acquisiscono Telecom Italia dagli outsider Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti, mentre le ex stelle della new economy si ridimensionano drammaticamente dopo l'esplosione della bolla speculativa di Internet. Le regole, dunque, mutano. E lo fanno con sempre maggiore velocità. Siamo di fronte a dei benefici collettivi o stanno emergendo solamente nuove logiche di spartizione? La risposta è in questo libro, che intende aiutare i lettori a interpretare i cambiamenti di questo inizio di millennio.
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