Osvaldo Soriano
Osvaldo Soriano, detto il "Gordo", il surreale autore, quasi trent'anni fa, di "Triste, solitario y final", oltre a essere stato una presenza geniale, ironica, e anticonformista della nuova letteratura latino-americana, ha vissuto anche la singolare esperienza di diventare, a partire dagli anni'70, uno scrittore di culto in Italia e in Francia, prima ancora di essere apprezzato nel proprio paese, l'Argentina. E non solo perché era in quell'epoca uno dei non pochi intellettuali latino-americani riparati in Europa per non sparire a causa della propria libertà di pensiero. Maurizio Matteuzzi, nel suo intervento iniziale, ricorda come Soriano, anche se il pudore gli aveva sempre vietato di rivelarlo, non fosse venuto in Europa solo per raccontare come faceva credere, il match mondiale tra Carlos Monzon e Jean-Claude Boutier nel Principato di Monaco. No, Osvaldo era appena arrivato a Bruxelles - e aveva dovuto scegliere l'esilio a Parigi - perché un mascalzone lo aveva denunciato in televisione sostenendo che rappresentava la "sovversione culturale" che è "l'altra faccia della guerriglia". Le scelte incuranti degli schemi o delle convenienze politiche o culturali, le intuizioni, le storie, le tenerezze, i racconti beffardi, hanno d'altronde scandito la vita di Soriano e ancor più il ricordo che tanti amici conservano di lui da quando, nel gennaio del 1997, ha lasciato prematuramente questo mondo. Un caso veramente raro per uno scrittore contemporaneo, che sottolinea come la sua umanità affascinasse quanto la sua letteratura. Eduardo Montes-Bradley, un argentino giramondo, colpito da questa singolare notizia nei riguardi di Soriano, ha prima girato un film documentale fatto di testimonianze di amici che l'hanno conosciuto e poi da questo lavoro per immagini ha ricavato un volume assolutamente inconsueto, che avrebbe forse messo in crisi la storica timidezza dello scrittore. Montes-Bradley ha ricostruito la personalità allo stesso tempo malinconica e allegra di questo sognatore, raccogliendo con rispetto i ricordi di prestigiosi 'complici' di Soriano.
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