Alessandro il Grande. L'uomo che si è spinto ai confini del mondo
Da uno studioso di storia antica, una biografia appassionante che ripercorre i fulminanti trentatrè anni di vita di Alessandro Magno, inseguendo l'uomo, lo stratega, il politico capace in brevissimo tempo di cambiare il volto all'Oriente e all'Occidente allora conosciuti. La figura dell'enfant terrible di Macedonia riserva non poche sorprese, sospesa com'è stata finora tra una storiografia che ne ha svalutato la figura e le imprese e un'esaltazione romantica e acritica del personaggio. Hammond traccia un ritratto inedito e storicamente accurato di Alessandro, ricostruito a partire dal confronto delle fonti greche e latine e da uno studio geografco approfondito della Grecia e della Macedonia di allora, decisivo per poter capire i successi militari del geniale sovrano. L'incidenza del territorio nelle campagne macedoni è una delle chiavi di fortuna di Alessandro, e si presta a sorprendenti analogie con le guerre di montagna del nostro secolo, dal secondo conflitto mondiale in area balcanica al più recente conflitto nei territori della ex Iugoslavia. La fulgida meteora di Alessandro non si spiega se non risalendo alle sue origini: le conquiste del padre Filippo II, il popolo e la terra di Macedonia. I primi due capitoli del testo presentano il tempo di Alessandro e la sua posizione come re dei macedoni, la parte centrale investiga in ordine cronologico le difficoltà e le vittorie in Europa e in Asia, dando ampio risalto al resoconto di Arriano; l'ultimo capitolo offre una ponderata valutazione della visione politica e delle conquiste di Alessandro, facendo luce sulla sua complessa personalità. Un libro che dà spazio tanto ai documenti quanto agli spunti di riflessione storica e personale, accattivante nella scrittura e convincente nelle argomentazioni, in grado di restituirci un Alessandro re, condottiero e uomo di stato grande e attuale come non mai.
Momentaneamente non ordinabile