Fratello segreto
"E' partito stamani, alle 11, dall'areoporto di Linate. E' una giornata fredda, tersa, azzurra. Gli ho telefonato, al suo arrivo all'Hotel Royal di Napoli." Già dalle battute iniziali, nel cominciare la cronaca del primo processo subìto dal fratello Enzo, Anna Tortora sembra munita di un'invisibile telecamera. Una telecamera che indaga, sosta, scruta nei momenti salienti di un incredibile caso giudiziario, inquadrando e focalizzando via via, i personaggi che hanno ruotato intorno a esso. Magistrati e pentiti, giornalisti, avvocati e giuristi si confrontano in sequenze che danno vita a un racconto di forte impatto emotivo. Questo diario, pur così meticoloso, preciso nelle date e negli eventi, ha l'andamento di uno sceneggiato. E come in un filmato, improvvisi flashback si aprono nella successione dei fatti. Ampie finestre si spalancano sull'infanzia di tre fratelli, su una casa amata, su un padre appena accennato, ma il cui rapporto con il figlio si intuisce intenso e profondo. Ai fili dei giorni disperati di Enzo, l'autrice intreccia i fili della loro giovinezza e degli anni passati a lavorare a fianco a fianco, e il risultato è un ritratto pudico, in punta di matita, di un personaggio che - pur così famoso - oggi ci appare nuovo e forse ancora più degno di attenzione.
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