Adelante
Questo di Andrej Longo è un romanzo che simula perfettamente tempi e modi di un b-movie di qualità destinato a restare e a ingigantirsi nella memoria dei lettori. Montaggio velocissimo, stacchi ben congegnati, vorticoso piglio onirico e tuttavia imbevuto, quindi strizzato nel sudore e nel sangue della realtà - ecco i punti forti di questa storia in cui la rivolta contro un boss feroce, pazzo e millantatore non è l'ultima delle cose che veramente contano. Si tratta di un romanzo fatto di gesti, di movimenti, di andature che rimandano a un'epica antica - quella della malvivenza e della sfrontatezza - dispiegata però dentro un paesaggio disegnato a tinte iperrealistiche, da fumetto pop oppure da soap-opera noir e tossica. Domenico Cocozza detto il Piragna è un boss spietato che impone la sua legge su tutto e tutti. Mario Ruoppolo è invece un ex operaio che si è fatto i debiti per aprire una pizzeria al taglio. Le loro sorti si sono già drammaticamente incrociate in passato, e Ruoppolo si è trovato con un figlio innocente in carcere... ma questa volta in campo ci sono nuovi personaggi. Lucietta, per esempio, l'altra figlia di Mario, sedici anni inquieti e ribelli, contenuti a stento in una bellezza che lascia senza fiato, quasi l'opposto di sua madre Concetta, donna silenziosa e mite solo in apparenza che pulisce e pulisce, nella speranza che i guai così se ne possano andare... E Tonino, il nipote del boss, arrogante e spocchioso ma troppo pavido per seguire le orme di famiglia. E non solo, perché ci sono Mappina e l'Olandese, coppia di sicari senza pietà che in realtà nascondono un segreto nell'animo... E poi cos'altro? Un intero mondo di personaggi caleidoscopici che danno vita a un universo caotico, orgoglioso e colorato, degno del miglior Kusturica, atmosfere alla John Woo e eroi negativi alla Tarantino, in un perfetto esempio di autocombustione del realismo.
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