Sacrocuore
Dall'immagine del Sacrocuore, affogato nel buio, a una madre il cui cuore viene smontato e rimontato senza pietà, per giorni e giorni, fino alla comparsa di una 'macchina', la "Bio Pump", nella clinica Villa Celeste, in una Rapallo dal golfo come una testa di cobra, o un garofano. La Bio Pump è un cuore di acciaio, e scandisce il tempo agli eventi di un destino che corre senza tregua verso il compimento. Ma a "Sacrocuore" non bastano lo struggimento e la durezza del dolore e della malattia, il romanzo si addentra nella 'necessità' di un giallo familiare e di un 'intrigo' di assoluta attualità. "Sacrocuore" ricostruisce i rapporti di una famiglia 'inesistente', dove la madre, Edda, giganteggia per 'generosità' e 'crudeltà' sui tre figli, frutto di due matrimoni. Uno di loro tradisce costringendo gli altri a salire su una giostra di usurai, gioco d'azzardo, debiti, debiti, che non può se non condurre alla distruzione della 'casa'. "Sacrocuore" è un romanzo spietato e colmo di pietà; tragico fino all'ultima parola, ma non triste. E' la storia dell'amore per una madre: il primo e l'ultimo dei grandi amori. "Sacrocuore" è religiosissimo, è un romanzo dove la scrittura, la fedeltà, il coraggio, l'umiltà, l'orgoglio e la dignità, non hanno paura della stessa morte. Dunque, la vincono.
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