Chemical USA. Il viaggiatore assente
Invisibile e apparentemente svagato, il personaggio di questo libro a un certo punto del suo peregrinare ha oltrepassato una soglia, ritrovandosi in un mondo inesplorato. C'erano molte cose che gli ricordavano la realtà conosciuta, ma ognuna di esse era pronta a smentire la propria consistenza fisica appena la sua attenzione allentava. Mentre il suo corpo percorreva in lungo e in largo gli Stati Uniti, una parte di lui molto meno concreta, ma altrettanto viva, confondeva posti, persone e tempi, annullando le distanze, riorganizzando tutto secondo le regole di un cervello che si rifiutava di riconoscere le coordinate spazio e tempo. Nella sua tipografia immaginaria le tappe del viaggio sono indicate attraverso i telefoni pubblici, veri e propri mezzi di teletrasporto con cui saltare da un punto all'altro quando la percorrenza si fa inutile e noiosa. Il risultato del suo diario di viaggio è una guida degli Stati Uniti scritta da una persona con una rara malattia mentale che aumenta la sensibilità per ciò che non si vede e rende relativo tutto il resto. Ci sono non luoghi che proliferano nella memoria e nei sentimenti, visioni che si aggrappano alla mente come sanguisughe e incontri che nel resoconto divengono presunti. L'atlante che contiene questo itinerario durato dieci anni lo può consultare solo un telepate o, eccezionalmente, il lettore di questo libro.
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