Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il «Corriere», un progetto per l'umanità
La vita di Eugenio Balzan è come quella di un Angelo Rizzoli o di un Arnoldo Mondadori, la storia romanzesca di un uomo che dal nulla seppe creare un impero. Nato nel Polesine da una famiglia di proprietari terrieri impoveriti da un'inondazione dell'Adige, Balzan giunse a Milano e fu assunto al "Corriere della Sera", dove da correttore di bozze divenne cronista e poi, a ventotto anni, potentissimo direttore amministrativo e comproprietario. Quando, all'avvento del fascismo, gli Albertini furono costretti a vendere le loro quote, Balzan rimase per otto anni al suo posto, ma nel 1933 si autoesiliò in Svizzera, dove morì nel 1953.
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