Zoo residenziale. Italiani e altri animali

Storie di animali, umani e non umani, domestici ed esotici, si intrecciano in un nuovo affresco dei nostri costumi: ma da che parte si aprono i cancelli dello zoo? Chi è la bestia fra l'aragosta e la gentile signora che la fa mettere viva sulla graticola? E perchè diciamo "un lavoro fatto da bestia", quando le bestie realizzano capolavori come il nido, il formicaio, l'alveare, la ragnatela, la conchiglia, la perla? Luca e Alessandro Goldoni, padre e figlio, sono uniti - al di là dello scarto generazionale, a suo modo prezioso - dalla stessa gentile e acuminata curiosità per il mondo. Un mondo che tende a maltrattarsi e a maltrattare: gli animali ma anche la logica, il senso comune, i diritti degli altri. E perfino il proprio cervello, quando si rinuncia a usarlo. Ecco allora le grottesche ambiguità che nascono dalla paura di non essere abbastanza "religiosamente" corretti, come il presepio senza Gesù Bambino di un asilo di Parma; o non abbastanza newyorkesi, come la Milano dei brunch e dei curriculum life; o non abbastanza tecnologici, come San Valentino festeggiato a colpi di Sms. Tra il blablabla dei sondaggi e il disintegrarsi della lingua, ecco ancora il trionfo dell'arroganza. Al "ciao, come stai", cui un tempo si rispondeva "benino grazie", ora si abbaia "sto da dio, vado al massimo". E gli animali? Ci sono il cane del Grande Fratello, le iguane e salamandre dei varietà televisivi, la mucca pazza. Ma, anche, Full, il pastore tedesco pacifista, una scimmia kenyota che che ha imparato a rubare nei bungalow dei turisti, una ranocchia che per sopravvivere alla siccità estiva trasloca nella ciotola d'acqua del cane.Con "Zoo residenziale" prosegue il viaggio divertito (ma anche commosso, stupito, e quando occorre indignato) fra le specie selvatiche e domestiche che abitano il nostro paese. Per ricordarci che bestialità e umanità si ripartiscono equamente tra uomini e bestie, e non sempre è facile distinguerle.