La lucertola
Nulla sembra accomunare la vendetta in una casa popolare di un sobborgo romano nel primo racconto, un congegno a orologeria perfetto, "Il balcone", con la negligenza colpevole di due genitori ne "La lucertola", oppure con la prepotente violenza in uno squallido posto di lavoro, "Il barista", o la sfida blasfema ne "L'altalena". La "casa d'altri" di ciascuna di queste storie è la zona d'ombra delle nostre esistenze, la parte oscura delle nostre coscienze. Con la forza di una lingua scabra ed essenziale, affidata a frasi brevi e a dialoghi in presa diretta, Carraro interroga la vita proprio sul crinale che separa razionale e irrazionale, e restituisce alla letteratura la forza di una scommessa in cui la parola può testimoniare il manifestarsi della barbarie.
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