La signora del Rinascimento. Vita e splendori di Isabella d'Este alla corte di Mantova
Celebre soprattutto per il raffinato mecenatismo, che la portò a collezionare i quadri dei più grandi pittori e le dediche lusinghiere dei più grandi poeti del Rinascimento, Isabella D'Este fu l'affascinante e dinamica sovrana di Mantova in un momento storico e cruciale, l'inizio del XVI secolo. L'Italia era disputata tra le grandi potenze europee - Francia, Spagna e Impero - e le declinanti Signorie, splendide di cultura ma militarmente indifese, dovevano barcamenarsi con ambigue strategie per non essere cancellate.Incomparabile artefice di intrighi e seduzioni, Isabella seppe mantenere integro e indipendente il marchesato anche durante la prigionia veneziana del marito Francesco Gonzaga. Trattò da pari a pari con due imperatori, tre re di Francia e quattro papi, destreggiandosi con intelligenza e coraggio tra le insidie della politica, senza trascurare il suo ruolo di maestra di eleganza, musa degli artisti, insaziabile viaggiatrice. Il suo mondo tumultuoso e abbagliante, tra feste e congiure, tra amori segreti e pubblici tradimenti, e i personaggi celebri che la circondarono, da GIulio II a Ludovico Ariosto, da Lucrezia Borgia a Carlo V, da GIovanni de' Medici a Leonardo da Vinci, sono brillantemente rievocati da Daniela Pizzagalli in un racconto incalzante e suggestivo, che attraverso una ricchissima documentazione epistolare dà voce direttamente ai protagonisti: un'orchestrazione polifonica dalla quale emerge il virtuosismo della prodigiosa solista, che l'autrice definisce il "volto femminile del Rinascimento".