L'infedele
Per molti mesi, fra il 1999 e il 2000, le prime pagine dei giornali hanno dato ampio spazio al dramma di Stefania Atzori, che si era rifugiata con le figlie Erica e Marta nell'ambasciata italiana in Kuwait per sfuggire alle minacce dell'ex marito, un avvocato egiziano che non accettava che dopo il divorzio le figlie fossero affidate alla madre. Oggi, dopo la felice conclusione della vicenda (il 9 agosto 2000, in seguito a un'estenuante battaglia diplomatica, Stefania, Erica e Marta sono finalmente tornate in Italia), Stefania Atzori racconta in questo sofferto memoriale la sua storia, quella di una donna italiana che, a diciotto anni, sposa un arabo, va a vivere in un paese arabo, abbraccia l'Islam, e si scontra con i pregiudizi e le discriminazioni verso le donne. L'"infedele" è un viaggio nel fascino di un mondo sognato fin dall'infanzia, nei profumi dell'Oriente, nei silenzi e nella limpidezza delle notti stellate del deserto. E' una storia crudele di amore e di odio: perchè Stefania amava quel mondo, amava le amiche e gli amici sinceri che le erano stati vicini; ma aveva finito per odiare e temere l'uomo al quale aveva legato la propria vita. E' la denuncia dello stato di sottomissione delle donne nei paesi islamici, non a causa dei precetti religiosi ma per la consapevole distorsione di quei precetti da parte del potere maschile. E' la riflessione di una donna che ha vissuto sulla propria pelle un aspro scontro fra due culture. E' il diario di una madre che ha trovato nell'amore delle figlie e per le figlie la forza per liberarsi da un'ingiusta oppressione e riprendere in mano la propria vita.
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