Andreotti e il Cavaliere
Angelo Maria Losito (Angelino per gli amici) è un oscuro deputato democristiano pugliese che nel 1992 ha l'occasione della sua vita (è stato nominato ministro) ma la spreca (le sue finte dimissioni, ispirate a una raffinatissima manovra politica, vengono inopinatamente accettate). Da quel momento, lui e il fedele segretario-amico Giannantonio Lopetuso si arrabattano nel purgatorio in cui è precipitata la Democrazia cristiana, che ha cambiato nome, si è frazionata in partiti e partitini, è approdata addirittura (sotto gli occhi sgomenti e increduli di Angelino) all'opposizione. Per conquistare qualche brandello di potere (una segretaria, un'auto blu, un passaggio al Tg1), Angelino bussa alla porta di vecchi e nuovi potenti che promettono e non mantengono, volteggia agilmente fra destra e sinistra, va al governo ma è pronto a passare all'opposizione, immagina (ed è storia di oggi, anzi di domani) l'ultima strategia: rifare la Dc con Andreotti e il Cavaliere... In una sarabanda di ministri, monsignori, colonnelli dei servizi segreti travestiti da rabbini o da pope ortodossi, ambasciatori, ricchi suoceri, mogli lontane e segretarie amanti, questo romanzo di un espertissimo Anonimo è la satira e la cronaca (con nomi, cognomi e radi pseudonimi) del ballo di san Vito della politica italiana, e una lettura esilarante per accompagnare (e decifrare) la turbinosa stagione elettorale che stiamo vivendo.
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