I fuochi di San Giovanni
Due giovani uomini, Sandro e Gabriele, dopo essersi persi di vista per alcuni anni, affittano insieme un appartamento, nel tentativo di sottrarre entrambi a quel tanto di precario e instabile che ha caratterizzato fin lì la loro vita. Complice l'inaspettata occasione di convivenza, l'amicizia dei due si trasforma in un sentimento nuovo: la vita di coppia è ben presto proiettata in esilaranti viaggi, progetti, frammenti di discorsi amorosi con corollari di interrogativi e dubbi sull'altro. E' Sandro, da subito, a lottare e dannarsi affinché il legame d'affetti che li ha uniti non svanisca nel nulla cercando di comprendere gli errori che provocano l'allontanamento di Gabriele. Con un abile spostamento del punto di vista narrativo, il racconto passa quindi dalla scoppiettante autoironia dell'io narrante Sandro a una più intensa e quasi elegiaca intonazione che, attraverso l'uso della terza persona, rivelerà la verità del rapporto che lega i due giovani: un amore fondato non sul possesso, ma su una vicinanza, esistenziale e affettiva, la cui grammatica era rimasta all'inizio silenziosa e nascosta. E nello splendore del cielo di giugno illuminato dai fuochi della festa di San Giovanni, la vertiginosa capacità che hanno i sentimenti di prodursi, a volte, in un salto, mostrerà la sua forza, anche davanti all'abbandono.
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