Newton. L'ultimo mago
Isaac Newton è sempre stato consideraro il vero fondatore della scienza come la conosciamo ancora oggi: senza la scoperta della gravitazione universale, le tre leggi della meccanica, i suoi studi di ottica sulla natura della luce e l'invenzione del calcolo infinitesimale, non potremmo nemmeno concepire la scienza moderna. Ma l'immagine "ufficiale" di Newton - tramandata in primo luogo dai suoi discepoli-agiografi - non dà completamente conto della realtà dei fatti, dato che Newton passò decenni della sua vita immerso in studi di magia e alchimia, alla ricerca della sapienza ermetica degli antichi e della pietra filosofale, e in speculazioni sulla Bibbia, nella quale era sicuro fosse nascosta la data dell'Apocalisse. In questa nuova biografia accurata e sorprendente, Michael White mette a disposizione di un largo pubblico i risultati delle ricerche specialistiche che da più di sessant'anni si stanno compiendo sulle migliaia di pagine manoscritte, in latino, spesso cifrate, in una calligrafia minuscola, che Newton dedicò all'alchimia e alle profezie bibliche. White racconta con precisione le conquiste scientifiche grazie alle quali Newton cambiò il mondo, ma insiste sull'influsso decisivo che su di esse ebbero le ricerche alchemiche, e non nasconde le contraddizioni di una vita straordinaria, pervasa di sensi di colpa, desideri, nevrosi e segnata dall'ossessione della Verità: perché i sentieri della storia, della scienza e del progresso sono molto più tortuosi di quanto siamo abituati a pensare.
Momentaneamente non ordinabile