Indivisibili
Il rischio maggiore in un viaggio, forse, è di tornare a casa uguali o addirittura ancora più radicati in se stessi. Stefania è ben decisa a far sì che questo non accada e, imbarcata controvoglia in un tour organizzato, affronta l'India con gli occhi spalancati. Vuole capire cosa la turba nello spettacolo della folla e della miseria, senza cedere al rifiuto o alla pietà. La guida indiana, Nirmal, che dovrebbe dirigere il viaggio culturale, finisce con il trascinare il gruppo di turisti nell'universo astratto delle sue teorie matematiche. E forse proprio lo smarrimento tra miti lontani, formule algebriche e troppa realtà tutta assieme rende Stefania più vulnerabile e la spinge verso un compagno di avventura ombroso e sfuggente, Malan.Il viso di Malan, attraversato dalla cicatrice di un'antica ferita, diventa per la giovane donna una mappa delle proprie incertezze. Come se il segreto di Malan sciogliesse i nodi più intricati del suo passato: il rapporto con i suoi genitori e la storia con Cardo, il suo ex-fidanzato. Stefania deve farlo parlare, e per questo lo deve conquistare, ma l'impresa si rivela più difficile del previsto. Perché Stefania scopre che lei e Malan hanno un compagno indivisibile, un'ombra da cui nessuno dei due potrà mai separarsi.E al termine di tanto viaggiare ogni cosa ritorna alla propria origine e la storia, ironica e malinconica, ci conduce a un nuovo inizio, a una nuova partenza.Andrea Cannobbio affina in questo romanzo la sua passione per le geometrie narrative, giocate attraverso uno stile limpido e una nuova naturalezza del raccontare, lo sguardo sconcertato dell'Occidente atterrato a Delhi oscilla nel libro fra esotismo e falso mistero, distacco ed emozione, incanto e spaesamento. Ma non sembra importante, alla fine, determinare l'atteggiamento giusto con cui affrontare le strade indiane, affollate e piene di pericoli. L'importante è tenere gli occhi ben aperti sul mondo e su se stessi.
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